Il 9 settembre 2025, presso la sede della Federazione del Nord Est – Credito Cooperativo Italiano a Padova, si svolgerà l’evento di apertura del progetto Capitalismo Sociale 5.0. L’iniziativa, organizzata dalla Federazione locale e da Confcooperative Veneto vedrà un roadshow di otto incontri – tra settembre e dicembre – percorrerà le province della Regione con lo scopo di rafforzare il legame delle imprese cooperative con il territorio. Ognuna di esse sarà ospitata da una diversa cooperativa locale, affrontando tematiche attuali: dal cambio generazionale attualmente in corso nel mondo cooperativo, fino alle sfide e difficoltà derivanti dall’intelligenza artificiale.

La giornata inaugurale inizierà con una conferenza stampa, in cui interverranno il presidente della Federazione del Nord Est, Lorenzo Liviero, insieme al presidente di Salone d’Impresa, Ferdinando Azzariti e il presidente di Confcooperative Veneto, Paolo Tiozzo. A seguire, sarà previsto un tavolo di discussione, a cui parteciperanno: Giovanni Sartori, presidente di Irecoop Veneto, Daniela Galante, direttore di Confcooperative Veneto e Francesco Polo, direttore generale della Federazione del Nord Est, che si alterneranno in un dibattito pubblico sul tema: “Verso il Capitalismo Sociale 5.0”.

A chiudere la mattinata, ci sarà un momento di networking pensato come un’opportunità di dialogo tra cooperative, Banche di Credito Cooperativo, istituzioni e stakeholder del mondo cooperativo. L’incontro infatti rappresenta l’inizio di un cammino condiviso, nel quale il sistema cooperativo si interroga sul proprio futuro e sui doveri verso la comunità. In tal senso, la giornata assume un valore simbolico, capace di mettere a contatto idee e valori ed esperienze. Un evento di gruppo capace di riunire e riaffermare il ruolo delle quattro BCC venete aderenti al Gruppo Cassa Centrale e le cooperative del territorio, come attori chiave di uno sviluppo inclusivo, innovativo e responsabile capace di generare valore non solo per i soci, ma per l’intera comunità, unendo competenze ed energie, insieme alle istituzioni partner.

In particolare, il titolo del progetto prende nome dal libro intitolato “Il Capitalismo Sociale. L’individuo per lo sviluppo dell’impresa”, scritto dal presidente Azzariti. Tale modello si sviluppa su quattro direzioni: sociale, locale, etica ed economica. Grazie alla sua figura simbolica individuata nell’aquilone – la quale rappresenta queste quattro direzioni grazie ai suoi lati – incarna, completa e bilancia i quattro valori su cui si basa il Capitalismo Sociale. Al centro dell’aquilone si trovano le persone, che rappresentano il vero capitale umano e il collante di tutta la struttura. Questo rende possibile un approccio alla cooperazione in cui crescita economica, responsabilità sociale e sviluppo delle persone si sostengono a vicenda. E’ così che in un mondo dove i modelli classici si sono ridotti per affrontare le sfide del presente, il Capitalismo Sociale si offre come un’alternativa tangibile, capace di offrire crescita ed innovazione, responsabilità nei confronti delle persone, della comunità e del territorio.

a cura di Fabian Storti

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