Da quest’anno c’è un motivo in più per non perdersi neanche un concerto di RisorgiMarche, il festival nato nel 2017 per accendere i riflettori sui territori colpiti dal sisma e che oggi, sempre di più, vuole sensibilizzare il suo “popolo” verso i temi della sostenibilità e dell’inclusione. E il motivo in più è quello di potersi rinfrescare sorseggiando una birra che ha il sapore dell’inclusione.

Avevo visto all’opera i ragazzi di senza;rete al primo concerto di questa edizione del Festival. Suonava Dardust, che se non lo sapete è marchigiano doc, e in un contesto come quello del Monte Torrone era per me davvero imperdibile.

Ma a un certo punto, complice i quasi 3 km di cammino per raggiungere il concerto mi sono avvicinato ai banchetti sempre presenti durante il festival. C’erano i ragazzi di Frolla con i loro biscotti e i panini dei produttori locali ma io avevo proprio voglia di una birra fresca e dissetante così mi sono diretto con passo sicuro verso la spinatrice di Birracca.

Mi ha accolto un ragazzo sorridente, di nome Lorenzo, per tutti Lori, che fa parte di questa combriccola un po’ particolare composta da lui, da Tommy, da Nico e accompagnati da Gioia e Silvia.
Faccio due chiacchiere con loro e mi riprometto di andare a trovarli al più presto a Macerata, nella loro sede per saperne di più.

UNA IDEA FOLLE E UNA SFIDA VINTA

Gioia De Angelis nel 2020, in piena pandemia, quando tutti noi abbiamo sperimentato il venir meno dei contatti sociali, ha questa idea folle di provare a dare a ragazzi con disturbo dello spettro autistico quella socialità che non hanno mai potuto avere.

Nasce così, a Civitanova Marche, Astuta Ability Academy, un’accademia di formazione per ragazzi con diagnosi di autismo che, lavorando su abilità funzionali, ha l’obiettivo di renderli autonomi, indipendenti e realizzati, in piena relazione con il contesto in cui vivono.

La sfida di Gioia viene accolta da psicologi, educatori e terapisti occupazionali e soprattutto dai ragazzi e dalle loro famiglie. All’Accademia i ragazzi possono diventare ciò che vogliono essere, al massimo delle loro capacità e questo li motiva.

L’Accademia cresce, i ragazzi e il personale aumentano, e così Gioia ha una nuova idea: dare ancora più concretezza al progetto, creando una vera e propria impresa che permetta una reale opportunità di inclusione lavorativa a giovani adulti con diagnosi di autismo.

Nell’agosto del 2023 a Macerata nasce senza;rete e con lei Birracca, la birra sociale artigianale che ho potuto assaggiare al concerto di Dardust.

Lorenzo e tutti gli altri ragazzi sono impegnati in ogni fase della lavorazione del prodotto: etichettatura, packaging, scadenze, lotti di produzione, inscatolamento, gestione degli ordini e del magazzino, vendita in negozio o direttamente a feste e festival come RisorgiMarche, dove sono loro a spillare la birra. A senza;rete ognuno lavora secondo i propri talenti. C’è anche chi si occupa anche del sito e-commerce e della creazione di contenuti per i social network.

PUNTO E VIRGOLA

Oggi senza;rete è un’impresa sociale che devolve i propri utili ad Astuta Ability Academy per permettere a tanti altri ragazzi e ragazze di crescere e acquisire autonomia e indipendenza.
Si lavora per piccoli obiettivi che portano poi a nuove conquiste, per esempio insegnare ai ragazzi a prendere l’autobus per venire a Macerata, pagare il biglietto, gestire la cassa, dare il resto e ad avvertire sempre se hanno preso o meno il bus.

Il punto e virgola del logo, come nella scrittura è un segno che introduce nuovi concetti, rappresenta l’apertura a nuove conquiste nel mondo dell’inclusione socio lavorativa. Un segno che ci ricorda che ogni punto di partenza è l’inizio di qualcosa di straordinario.
Birrracca invece è il nome che hanno scelto i ragazzi, che chiamano appunto “Acca” la loro Accademia.

L’IMPREVISTO

Oggi i ragazzi si sono preparati al meglio per raccontare e mostrarmi il loro lavoro, che svolgono con cura e impegno, ma dopo un po’ ho come l’impressione di essere un elemento di disturbo nella loro routine. Gioia mi spiega di non preoccuparmi, perché è l’imprevisto a mandarli in confusione e poi, non avendo filtri, dicono quello che pensano: se sono stanchi di domande e vogliono tornare a fare il loro lavoro, lo dicono e basta. Insomma la mia visita è nulla in confronto allo sciopero degli autobus che per loro ha l’effetto di un cataclisma.

Oggi ho scoperto davvero una bella realtà del mio territorio che va valorizzata e fatta conoscere a più persone possibili. Un posto dove l’integrazione procede di pari passo con la qualità. Dove ragazzi abituati a stare perlopiù in casa si trovano a confrontarsi con la gente, in un percorso di inserimento attivo nel lavoro capace di esaltare le loro capacità, i loro talenti naturali.
Vi invito a passare al negozio di via Lorenzoni a Macerata o a prendervi una birra da loro al prossimo concerto di RisorgiMarche e a conoscere Lorenzo, Tommaso, Simone, Nicola e gli altri. Ad apprezzare il loro lavoro per cambiare il mondo, una birra alla volta.

Diego è un giovane dipendente della Banca dei Sibillini

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