In molte parti remote d’Europa, le banche cooperative rappresentano un punto esclusivo di accesso al credito per famiglie e PMI. Sono infatti l’unico attore che supporta i clienti nel percorso di transizione. Per questo, le banche cooperative europee sono dunque pronte a svolgere un ruolo decisivo a sostegno di una transizione equa al cambiamento climatico. Transizione che non lasci nessuno indietro; anzi, metta al centro proprio i protagonisti dell’economia reale, cittadini e piccoli imprenditori. Perchè, sostengono le banche cooperative, la “transizione green non deve essere una “rivoluzione” riservata alle élite, ma in grado di coinvolgere attivamente famiglie e piccole e medie imprese”.

È questo il tema affrontato nel corso dell’evento “COOP26: A Client-Centred Green Transition driven by Co-operative Banks“, il seminario organizzato dall’EACB, Associazione Europea delle Banche Cooperative, in collaborazione con SMEunited, Associazione europea delle PMI che si è tenuto il 9 novembre nell’ambito di COP26, la 26ma Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici conclusa a Glasgow. Un’occasione per presentare, in particolare, dieci azioni concrete rivolte ai decisori politici nazionali e internazionali. Un appello dall’EACB e da Federcasse, per centrare l’obiettivo di una transizione equa nella lotta al cambiamento climatico.

Sostenere una transizione incentrata su PMI e famiglie

Per dare voce ai clienti delle banche cooperative, nel corso dell’evento l’EACB ha diffuso un video con alcune testimonianze delle aspettative che nutrono in tutta l’Europa cittadini e piccoli imprenditori. Aspettative nei confronti delle banche, per accelerare la transizione dell’economia reale verso un sistema sostenibile. Anche Federcasse, in collaborazione con la BCC Colli Albani, ha dato il proprio contributo all’ascolto e alla diffusione delle richieste che provengono dai territori. Le riflessioni contenute nelle video interviste sono state poi al centro della tavola rotonda che ha visto partecipare: esponenti del Credito Cooperativo europeo; rappresentanti della Commissione Europea; membri delle autorità di vigilanza; esponenti del mondo delle PMI.

L’incontro è stato inoltre un’occasione per presentare i risultati di un sondaggio in cui i membri dell’EACB hanno raccolto informazioni dalle PMI clienti. Obiettivo del sondaggio, capire di cosa hanno realmente bisogno per accelerare la transizione verso modelli economici più sostenibili: come stanno agendo; quali sono le sfide; quali le opportunità e aspettative.

Qui di seguito i punti chiave delle proposte delle banche cooperative europee per una transizione ecologica inclusiva e sostenibile:

Le dieci proposte delle banche cooperative europee per contrastare il cambiamento climatico

Accelerare gli sforzi per assicurare una transizione climatica inclusiva. La transizione non deve essere una rivoluzione delle élite
Minimizzare la perdita di posti di lavoro nel corso del processo di decarbonizzazione
Fornire incentivi attribuendo un costo appropriato alle emissioni di carbonio
Fornire alle aziende strumenti per definire i loro Piani di transizione
Fornire un quadro politico dinamico e trasparente che promuova percorsi di transizione per tutti i settori economici
Creare un Registro pubblico dei dati climatici
Affrontare il problema della mancanza di dati ESG da parte delle imprese
Costruire capacità di modellazione del rischio climatico e di analisi degli scenari
Aumentare la trasparenza attraverso marchi e standard
Promuovere la convergenza e allineare gli sforzi a livello internazionale

Accedi all’area riservata “NOI Credito Cooperativo” per il dettaglio delle 10 proposte e per scaricare il materiale di approfondimento.

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