Un sistema solido, che ha confermato i numeri positivi dell’anno precedente, migliorando la raccolta diretta e il numero di soci. Il tutto senza mai venir meno allo spirito mutualistico tipico delle BCC, che anche nella fase di emergenza Covid-19 hanno messo in campo misure straordinarie per aiutare famiglie e imprese in difficoltà. È questo il quadro che emerge dal bilancio 2019 della Federazione Toscana che associa 15 BCC e alle quali fornisce servizi di rappresentanza, assistenza, consulenza tecnica e formazione.

I dati del bilancio consolidato, presentati nel corso dell’assemblea annuale che si è svolta il 14 luglio presso la Certosa di Firenze, hanno confermato un risultato di esercizio pari a 21 milioni di euro. Migliorano i dati relativi alla raccolta diretta (+2,77%), che arrivava a 13,04 miliardi di euro, ed il numero dei soci, attualmente di oltre 140mila. Sul fronte patrimoniale, gli indici patrimoniali delle BCC associate, ovvero il TIER 1 medio e il Total Capital Ratio medio si attestavano, rispettivamente, a quasi il 15% e al 15,5%. Gli impieghi alla clientela hanno raggiunto, nel 2019, i 10,55 miliardi di euro (-2,80%), mentre la quota di mercato della raccolta diretta in Toscana si attestava al 10%, contro il 9,9% dello scorso anno.

spanò — A sinistra, il presidente Matteo Spanò e il direttore Roberto Frosini

Nel corso della lettura della relazione, il presidente della Federazione Toscana delle BCC, Matteo Spanò, ha detto: “Il modello del Credito Cooperativo continua ad essere molto apprezzato da famiglie e imprese. Questo perché le singole banche non hanno mai smesso di fornire servizi e supportare le comunità di riferimento, anche durante momenti particolarmente difficili, come quelli che abbiamo vissuto nei mesi scorsi”.

“Inoltre, ha continuato Spanò, nel corso del 2019 sono state sviluppate iniziative tese a rafforzare sul territorio l’idea di una cooperazione “operante nel concreto”, tramite, ad esempio, progetti di welfare di comunità come “Una Banca, Una Mutua”, che ha raccolto molto interesse anche nelle altre regioni, con le quali collaboriamo abitualmente. Per il futuro l’auspicio è che le BCC possano consolidare quel presidio di socialità e vicinanza che da 130 anni le vede coraggiosamente protagoniste sulla scena economica del Paese”.

Tra i presenti all’assemblea, oltre al presidente Spanò e al direttore Roberto Frosini, anche il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, il direttore di Federcasse, Sergio Gatti, il presidente di Iccrea Banca, Giuseppe Maino, insieme al direttore generale, Mauro Pastore ed al presidente della Federazione Lombarda delle BCC Alessandro Azzi.

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