“MutaMenti 2024. Friuli-Venezia Giulia e Veneto: una in-certa transizione digitale” è un’indagine socio-economica approfondita sull’evoluzione e le prospettive del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, comparate con il resto del Paese, prendendo in considerazione, in particolare, il processo della transizione digitale e sociale e l’avvento dell’Intelligenza Artificiale (AI).

Il Rapporto, coordinato dal professore Daniele Marini dell’Università di Padova che si è avvalso della collaborazione di docenti universitari ed esperti, è stato promosso dalla BCC Pordenonese e Monsile e quest’anno è stato sostenuto dalla Federazione Veneta delle BCC, dalla Federazione del Nord Est delle BCC e dalla Associazione Regionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Artigiane, Zadružne Banke del Friuli-Venezia Giulia, in partnership con Fondosviluppo FVG e Fondosviluppo Confcooperative.

Daniele Marini, curatore del Rapporto MutaMenti 2024

La presentazione del Rapporto si è tenuta lo scorso 10 marzo a Roma a Palazzo Montecitorio, presso la sala G. Matteotti alla presenza del Sen. Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento. I lavori sono stati moderati dalla giornalista RAI TG Veneto, Maria Pia Zorzi e son stati introdotti da Loris Paolo Rambaldini (presidente BCC Pordenonese e Monsile).

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Hanno partecipato al Convegno il prof. Daniele Marini, curatore del volume, Flavio Piva (Presidente Federazione Veneta BCC), Luca Occhialini (Presidente Associazione Regionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Artigiane, Zadružne Banke del Friuli-Venezia Giulia), Lorenzo Liviero (Presidente Federazione del Nord Est), Sergio Gatti (Direttore Generale di Federcasse).

DALLE BCC UN CONTRIBUTO SOSTANZIALE ALLA DEMOCRAZIA

“Promuovendo questa iniziativa – ha affermato il direttore generale di Federcasse, Sergio Gatti – le nostre banche in qualche modo danno un contributo alla democrazia “sostanziale”. Sostanziale, cioè vera. Quella democrazia che invita alla partecipazione e vede il protagonismo delle comunità su temi molto complessi, come la raccolta del risparmio e il reinvestimento di quel risparmio nei territori dove viene raccolto. Una attività ormai presente nel nostro Paese da oltre 140 anni, ma proprio come per la democrazia – ha osservato Gatti – anche il protagonismo della comunità in materia bancaria e finanziaria non è irreversibile. Occorre coltivarlo”.

L’intervento del Direttore Generale di Federcasse, Sergio Gatti

Il Direttore di Federcasse ha ricordato che le due Regioni protagoniste dello studio sono i territori che hanno dato i natali all’esperienza del Credito Cooperativo: nel 1883 a Loreggia, in Veneto, con la costituzione della prima Cassa Rurale e un anno dopo, nel 1884, in Friuli-Venezia Giulia, a Fagnigola (PN).

“In questa edizione di MutaMenti parliamo delle transizioni, digitale e sociale, e dell’avvento dell’AI, considerando le modalità con cui le due Regioni del Nord Est le stanno affrontando” ha detto Daniele Marini, curatore del Rapporto. “Viviamo immersi in un flusso continuo di transizioni che si sviluppano progressivamente, sovrapponendosi e avvicendandosi velocemente”.

“Non abbiamo ancora bene compreso e concretizzato la cosiddetta quarta Rivoluzione Industriale che già si affaccia la quinta con caratteristiche proprie e innovative. Nei tempi recenti – ha osservato Marini – non fanno a tempo ad affermarsi le Twin Transitions, le Transizioni Gemelle (digitale e ambientale), che irrompe impetuosamente l’Intelligenza Artificiale (AI)”.

Di cambiamenti repentini che assumono i tratti di una vera “rivoluzione” ha parlato anche il Ministro Ciriani, che ha evidenziato come “una delle tendenze in atto più importanti è la trasformazione digitale, e occorre grande consapevolezza di questo cambiamento, del fatto che il mondo cambia a una velocità inimmaginabile”.

L’intervento del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani

Per fronteggiare l’innovazione digitale in corso, per il Ministro c’è bisogno di “una formazione continua relativa a competenze tecnologiche strategiche”. Per il ministro Ciriani gli Its, gli Istituti Tecnici Superiori, possono essere una delle risposte al bisogno di competenze tecnologiche.

“Occorre puntare sugli Its e sulle materie Stem (science, technology, engineering and mathematics) per fornire almeno in parte una risposta che il Paese deve dare al cambiamento velocissimo che la tecnologia ci richiede. Come sistema Paese, abbiamo inoltre bisogno di essere competitivi su tutto ciò che riguarda la tecnologia: digitale, sicurezza cibernetica, ecc. perché la competizione in questi campi è molto serrata”.

“Questo studio – ha aggiunto il Ministro – fornisce un monitoraggio costante e una serie di riflessioni dell’evoluzione della nostra società, offrendo anche degli elementi strategici a chi deve operare per il futuro del nostro Paese, soprattutto a chi fa impresa”, riconoscendo “il lavoro che le banche di credito cooperativo fanno per dimostrare la vicinanza ai territori”.

“La capacità di resistenza e di resilienza – ha concluso il Senatore Ciriani – è geneticamente presente negli imprenditori del Nord Est. Occorre solo accompagnarla e incentivarla. Sono sicuro che alla fine vinceremo anche questa sfida enorme delle tecnologie che avanzano in un mondo che cambia molto rapidamente”.

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