Il Credito Cooperativo promuove l’educazione finanziaria, consapevole dell’importanza di supportare coloro che vivono nelle singole comunità, in particolare le donne e le nuove generazioni, su un tema tanto delicato, ancor più in una società complessa e in continuo mutamento come quella attuale.

Perché impegnarsi tanto su tale fronte? Non si tratta unicamente di accompagnare, innanzitutto, i giovani ad un ambito tanto importante per la loro crescita professionale e umana. Tale azione può, invece, contribuire a sostenere la parità di genere: imparare a gestire e a far fruttare i propri risparmi, infatti, è il primo fattore che permette a una donna di non dipendere completamente dal proprio partner, preservando quell’autonomia fondamentale per poter crescere come persona libera di costruire il proprio futuro.

È a partire da questa consapevolezza che Federcasse ha sottoscritto lo scorso 12 settembre presso la sede de il Corriere della Sera, insieme ad ABI, Assolombarda, Confcommercio, Camera del Lavoro e i sindacati milanesi, l’alleanza “Una donna, un lavoro, un conto corrente”: un’iniziativa finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’educazione finanziaria, evidenziandone il ruolo centrale nella costruzione di comunità sempre più inclusive e sostenibili.

Si tratta di un impegno a cui ciascuna componente del Credito Cooperativo intende rispondere: in particolare in Lombardia le 7 BCC bresciane (Cassa Padana, BCC Garda, BTL – Banca del Territorio Lombardo, Cassa Rurale ed Artigiana di Borgo San Giacomo, BCC Agrobresciano, BCC Brescia e BCC Basso Sebino) hanno sostenuto la realizzazione dello spettacolo teatrale “Piacere, denaro!”, un progetto che si avvale del patrocinio di iDEE, l’Associazione delle donne del Credito Cooperativo, realizzato grazie alla collaborazione tra Credito Cooperativo e Confcooperative Brescia.

L’evento, che si terrà il 3 ottobre ore 18, presso il Teatro Borsoni di Brescia, vedrà l’attrice Antonella Questa e l’economista Azzurra Rinaldi esplorare il ruolo della finanza indagando quale contributo tale mondo possa effettivamente portare al raggiungimento della parità di genere.

La serata rappresenta, dunque, una sfida: quella di trattare, tramite un format tanto originale quanto efficace come quello teatrale, temi così delicati, testimoniando ancora una volta l’attenzione che il mondo del Credito Cooperativo intende rivolgere ad ogni ambito della società in cui viviamo; d’altra parte, fin dalle proprie origini le BCC si sono preoccupate di garantire un sostegno a trecentosessanta gradi a ciascun attore che vive nelle comunità, certe che, come affermava il pioniere della cooperazione di credito, Friederich Wilhelm Raiffeisen, “ciò che l’uomo non può da solo lo possono in molti”.

Alberto Perrucchini

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