A luglio 2025, oltre il 43% dei 142,6 miliardi di finanziamenti erogati dalle BCC è stato destinato alle famiglie, rispetto al 35% nel resto del settore bancario.

Si tratta di 61,6 miliardi di euro, con una crescita del 5% negli ultimi dodici mesi, più del doppio rispetto alle banche di altra natura giuridica. La maggior parte di questi importi riguarda mutui per l’acquisto della prima abitazione.

Sono alcune delle evidenze pubblicate nell’ultimo Punto Mensile (dati luglio 2025) elaborato dal Servizio Analisi Economica e Statistiche Creditizie di Federcasse.

CRESCONO I FINANZIAMENTI ALLE FAMIGLIE, IN RIPRESA QUELLI ALLE IMPRESE

Nell’ultimo quinquennio, i prestiti erogati dalle BCC ai nuclei familiari hanno fatto registrare una crescita complessiva del 25%, contro il +9% rilevato mediamente nel resto dell’industria bancaria. Per i soli mutui la crescita è stata ancora maggiore, prossima al 30%, e superiore di cinque volte a quella delle banche commerciali.

La quota BCC nel mercato dei mutui-casa è progressivamente cresciuta negli ultimi anni, pur in un contesto di andamento debole delle compravendite immobiliari: alla fine del primo semestre 2025 supera il 14% con riferimento ai nuovi mutui erogati nel corso dei dodici mesi precedenti.

In ripresa anche i finanziamenti alle imprese, stazionari sui dodici mesi ma in crescita da inizio anno. In particolare, risultano in significativa espansione sui dodici mesi i finanziamenti “vivi” alle imprese di dimensione maggiore (+2,3%), a fronte di uno sviluppo meno intenso nell’industria (+0,7%).

Al lordo della componente deteriorata, i finanziamenti delle BCC al settore produttivo ammontano, alla fine di luglio 2025, a 75 miliardi di euro, stazionari su base d’anno (-0,1%) a fronte della lieve riduzione rilevata per l’industria bancaria (-0,5%). La quota delle BCC nel mercato dei finanziamenti al settore produttivo, invariata rispetto alla fine del primo semestre dell’anno, si attesta all’11,2%; il peso è significativamente più elevato con riferimento al credito erogato alle imprese di minore dimensione.

Nel complesso, gli impieghi lordi delle BCC ammontano a 142,6 miliardi di euro, in progressiva crescita a partire da agosto 2024. Su base d’anno si registra uno sviluppo rilevante (+2,8%), a fronte di una crescita molto modesta nel resto dell’industria (+0,5%). Gli impieghi al netto delle sofferenze superano i 141 miliardi di euro, in aumento del 3,0% su base d’anno (+0,6% nell’industria bancaria complessiva).

CRESCE LA FIDUCIA NELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO

Anche la raccolta BCC risulta in forte crescita su base annua. A luglio 2025, la raccolta da clientela (comprensiva di obbligazioni) ammonta a 205,6 miliardi di euro e mostra una crescita significativa su base d’anno (+5,0%), superiore a quella registrata dal sistema bancario nel suo complesso (+3,3%).

In relazione alla qualità del credito, il rapporto tra crediti deteriorati lordi e impieghi delle BCC si attesta, alla fine del primo semestre 2025, al 3,3%, valore stazionario rispetto alla precedente rilevazione e inferiore per il terzo trimestre consecutivo alla media dell’industria bancaria (3,6%). L’incidenza del credito deteriorato è significativamente più bassa – e in progressivo ulteriore contenimento – con riferimento ai finanziamenti erogati ai soci.

Il numero di soci delle BCC-CR è cresciuto in modo costante dal 2008, registrando un aumento del 58,8%.

La quota di impieghi da soci sul totale ha raggiunto il picco nel 2011 per poi declinare leggermente negli anni successivi. L’incidenza della raccolta ha registrato una rapida crescita fino al 2017, per poi stabilizzarsi, mentre ha continuato a crescere l’incidenza dei depositi da soci sul totale dei depositi.
Il valore medio della raccolta per socio è variato tra 41 e 45 mila euro, mentre il valore medio degli impieghi per socio è sceso dal picco di 150 mila euro nel 2011 ai 110 mila di giugno 2025.

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