Uno sguardo prospettico al futuro e alle strategie concrete che possono portare alla realizzazione di una piena parità di genere.

In occasione dell’8 marzo iDEE – Associazione delle Donne del Credito Cooperativo, in collaborazione con la Scuola Cooperativa di Federcasse, ha organizzato il convegno “Diversità e Inclusione. Stato dell’Arte e prospettive per il Credito Cooperativo”.

Un momento di confronto per riflettere sulla necessità di costruire, insieme, una cultura consapevole e inclusiva, fondata sul dialogo, sulla conciliazione e sull’alleanza tra i generi.

parità — La presidente di iDEE, Teresa Fiordelisi.

Al dibattito – aperto da un indirizzo di saluto del Presidente di Federcasse Augusto dell’Erba e coordinato dal Direttore Generale Sergio Gatti – sono intervenuti Nadia Linciano, Responsabile della Divisione Studi della Consob; Paolo Tripodi, Chief Operating Officer & Head HR di Iccrea Banca; Paolo Sacco, Chief Operating Officer e Direttore Organizzazione e Risorse Umane di Cassa Centrale Banca; Camilla Gaiaschi, Ricercatrice presso l’Università del Salento e Marie Curie fellow presso l’Università di Losanna (a questo link un’ampia sintesi del suo intervento dedicato ai “bias cognitivi” che ostacolano una piena affermazione delle donne nel mondo del lavoro).

“Siamo consapevoli – ha detto la presidente di iDEE, Teresa Fiordelisi – di quanto la questione della parità di genere sia sempre più centrale: dalla politica all’economia”.

In particolare, con l’accelerazione data con Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dove si è inserita la parità di genere tra gli elementi centrali per lo sviluppo economico di del Paese. Un requisito per poter essere adempienti e per acceder così ai fondi del Next Generation EU.

“Dall’Europa – ha aggiunto la presidente Fiordelisi – è arrivato forte il segnale che lega la crescita del Paese a quella dell’occupazione femminile e della partecipazione attiva in tutti i settori produttivi, evidenziandone i vantaggi concreti e misurabili. Nonostante ciò, però, continuiamo a scontrarci con dei dati di realtà che sembrano andare nella direzione opposta”.

PARITA’ DI GENERE NELLE BANCHE QUOTATE E NON QUOTATE, ALCUNI DATI

E’ ancora molto forte il divario della partecipazione femminile negli organi di vertice tra banche quotate e non quotate. Complice la necessità di essere adempienti verso quanto introdotto dalla Legge Golfo Mosca, le società quotate superano la media del 40% di donne nei board, anche se questa percentuale stride ancora con i numeri di ruoli non soggetti a obblighi normativi. Solo 16 società quotate su 407 hanno una donna-CEO e il ruolo di Presidente è affidato solo a una donna ogni 30 casi.

Questo significa che la maggior parte delle donne ricopre nei Consigli di Amministrazione il ruolo di amministratore indipendente, e non un ruolo di vertice esecutivo.

In particolare, ha spiegato Nadia Linciano, Responsabile della Divisione Studi della Consob, “fra il 2011 e il 2019, la presenza delle donne negli organi di amministrazione delle società quotate in Borsa e delle società a controllo pubblico è salita rispettivamente dal 7% al 37% e dall’11% al 25%. Anche nel settore bancario la quota delle donne negli organi amministrativi è generalmente in crescita. Tuttavia, la presenza femminile varia dal 37% per le banche quotate al 15% per le non quotate. Viceversa, nelle società private, in cui non si applica la disciplina sulle “quote rosa”, la presenza femminile è cresciuta nello stesso arco di tempo a ritmo ben più lento, dal 22% al 24%”.

Elementi che evidenziano quanto ancora il tema della parità sia percepito come un vincolo e non come un’opportunità di crescita.

LA SITUAZIONE NEL CREDITO COOPERATIVO

Sul tema, nel 2022 il Credito Cooperativo registra un trend positivo in lento miglioramento rispetto all’anno precedente. In particolare: il 14% delle BCC-CR supera oggi la quota del 33% delle donne (ovvero il genere meno rappresentato) nei board e circa il 40% si inserisce nella fascia tra 20 e 33%.

“La diversità – ha spiegato Paolo Tripodi, Chief Operating Officer & Head HR di Iccrea Banca presentando i dati relativi al Gruppo Bancario Cooperativo – è un dato di fatto e l’inclusione è una scelta. Questo è l’orientamento che stiamo seguendo, con attenzione agli strumenti di monitoraggio dei dati e alle azioni da mettere in campo per una maggiore inclusione”.

Paolo Sacco, Chief Operating Officer e Direttore Organizzazione e Risorse Umane di Cassa Centrale Banca, presentando anch’esso lo stato dell’arte all’interno del Gruppo Bancario Cooperativo – ha sottolineato l’importanza per il Gruppo della “valorizzazione di iniziative per favorire l’inclusione; perché la diversità è parte integrante della nostra strategia, guardando anche all’Agenda 20230 delle Nazioni Unite”.

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