Il percorso di Capitalismo Sociale 5.0 ha fatto tappa a Verona, il 23 ottobre, ospitato dalla Cooperativa Sociale Panta Rei. L’incontro è la quarta tappa del progetto che si è svolto nella suggestiva cornice di Villa Buri, trasformata per l’occasione in uno spazio di dialogo e confronto sulla Corporate Social Responsibility e sul ruolo della cooperazione nel promuovere nuovi modelli di sostenibilità economica e sociale.

Promosso dalla Federazione del Nord Est Credito Cooperativo Italiano e da Confcooperative Veneto, con il sostegno di Fondosviluppo e la collaborazione di Salone d’Impresa e Irecoop Veneto, il progetto Capitalismo Sociale 5.0 continua a intrecciare esperienze, territori e persone, costruendo un ponte stabile tra Banche di Credito Cooperativo e imprese mutualistiche. Un percorso che si propone di rafforzare la sinergia tra due mondi affini, uniti da una stessa radice valoriale e dalla volontà di contribuire alla crescita sostenibile delle comunità locali.

Le cooperative veronesi protagoniste della tappa

La serata è stata accolta dalla Cooperativa Sociale Panta Rei, realtà che da anni rappresenta un punto di riferimento nel territorio veronese per la sua capacità di coniugare impresa, inclusione e solidarietà. La cooperativa opera nei servizi socio-sanitari ed educativi, nella lavanderia industriale, nel catering sociale e in progetti di inserimento lavorativo per persone fragili, portando avanti iniziative come la comunità “La Groletta”, il recupero delle eccedenze alimentari “Gli Invasà” e la manutenzione del verde.

Insieme a Panta Rei hanno partecipato tre realtà appartenenti a settori differenti ma unite dallo stesso spirito cooperativo: Galileo Cooperativa Sociale Onlus, impegnata nei servizi informatici, nel customer care e nei progetti di inclusione lavorativa per persone con disabilità; Top Service Coop, attiva nella logistica integrata, nel confezionamento e nei servizi di movimentazione e pulizia; e Sara 72 Società Cooperativa, realtà del comparto edilizio che promuove iniziative abitative per i soci e gestisce le prime fasi dei rapporti condominiali e amministrativi.

La varietà delle esperienze ha offerto un quadro concreto della ricchezza del tessuto cooperativo veronese, dove imprese di natura e dimensioni diverse condividono la stessa attenzione per la persona, la comunità e la sostenibilità di lungo periodo.

Responsabilità sociale e sostenibilità come leve di sviluppo

Il dibattito ha posto al centro il significato della responsabilità sociale d’impresa nella cooperazione contemporanea. È emersa una visione della sostenibilità intesa non come un semplice adempimento, ma come una direzione culturale e strategica che attraversa quattro dimensioni tra loro complementari: quella sociale, che riguarda il benessere delle persone e l’inclusione; quella locale, che valorizza i legami con i territori e le comunità; quella etica, che guida comportamenti e decisioni; e quella economica, che assicura la solidità necessaria per sostenere il cambiamento.

Come un aquilone che tiene in equilibrio i suoi quattro lati, società, territorio, etica ed economia, il Capitalismo Sociale trova nel capitale umano il suo vero punto di forza. È la persona, con la sua professionalità e il suo impegno, a rappresentare il collante che rende possibile ogni processo di innovazione e crescita.

Il confronto ha messo in luce la necessità per le cooperative di evolvere da un approccio basato sulla beneficenza o sulla CSR intesa come iniziativa isolata, verso un modello di creazione di valore condiviso, capace di integrare sostenibilità e competitività. Sono stati discussi i temi della governance, della misurazione degli impatti sociali e ambientali e della responsabilità diffusa come principio gestionale. L’impresa cooperativa è stata descritta come luogo in cui etica e strategia si incontrano, dando forma a un modello produttivo che tiene insieme persone, risultati e territorio.

Tra i cinque concetti cardine della quarta tappa, la valorizzazione del capitale umano

Dalla serata sono emersi cinque concetti cardine che sintetizzano il percorso condiviso. La valorizzazione del capitale umano è stata riconosciuta come il primo passo verso una sostenibilità autentica, poiché nessuna impresa può generare valore senza la partecipazione consapevole delle persone che la compongono. È seguita la riflessione sull’importanza della comunicazione, intesa come strumento di trasparenza e coesione interna. Si è poi parlato della felicità come nuovo indicatore di benessere organizzativo, un parametro che affianca la produttività nel misurare la qualità del lavoro. Il miglioramento continuo, ispirato alla filosofia del kaizen, è stato indicato come metodo di crescita costante e condivisa, mentre la comunità dei lavoratori, intesa come rete di umanità e corresponsabilità, è emersa come il cuore pulsante del sistema cooperativo.

Il percorso continua

La tappa veronese ha confermato che la responsabilità sociale non è solo una dimensione etica, ma un autentico motore di sviluppo capace di tenere insieme sostenibilità, impresa e persone. Capitalismo Sociale 5.0 prosegue il suo cammino attraversando territori, esperienze e linguaggi diversi, ma accomunati dalla stessa convinzione: la cooperazione rappresenta un laboratorio concreto di innovazione sociale ed economica.

Il viaggio è proseguito il 6 novembre a Belluno, ospitato da Lattebusche SCA, dove il tema centrale è stato “Blockchain for business e settore primario”. Una nuova occasione per esplorare come le tecnologie emergenti possano dialogare con i valori cooperativi e sostenere lo sviluppo sostenibile delle imprese e dei territori.

a cura di Fabian Storti

(Nella foto di apertura, da sinistra: Biagio Palmieri, Presidente Top Service Coop; Ferdinando Azzariti, Presidente Salone d’Impresa; Francesco Polo, Direttore Generale Federazione del Nord Est; Filippo Menin, Funzionario Confcooperative Veneto; Maddalena Galvani, Presidente Gruppo Giovani Confcooperative Verona; Michele Rettondini, Funzionario Confcooperative Verona; Marco Sommacampagna, Presidente Sara 72 Società Cooperativa; Pierluigi Tacinelli, Direttore Galileo Cooperativa Sociale ONLUS; Sara Baroni, Gruppo Giovani Confcooperative Verona).

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