Un confronto ad alto livello con le Istituzioni internazionali ed europee e con il mondo della cooperazione bancaria francese per riaffermare il ruolo delle BCC nel panorama finanziario continentale. Questo il senso della missione a Parigi che si è svolta dal 26 al 29 maggio, organizzata dalla Federazione Emilia-Romagna delle BCC in collaborazione con Federcasse che ha permesso momenti di incontro e approfondimento con l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE),l’Autorità Bancaria Europea (EBA),il Crédit Mutuel, il Crédit Coopératif, la Société Coopératif Française e l’Institut Jacques Delors, in un viaggio istituzionale con finalità formative che ha visto protagonisti i vertici delle nove BCC regionali (Banca Centro Emilia, Banca Malatestiana, BCC Felsinea, BCC Romagnolo, BCC Sarsina, Emil Banca, La BCC ravennate forlivese imolese, Riviera Banca, RomagnaBanca), accanto al presidente e al direttore della Federazione, Mauro Fabbretti e Valentino Cattani, e al presidente e direttore di Federcasse, Augusto dell’Erba e Sergio Gatti.

“Le nostre banche – ha sottolineato il presidente della Federazione Emilia-Romagna delle BCC, Mauro Fabbretti – rappresentano un modello unico: mutualistico, territoriale, vicino alle persone. È un modello che tiene insieme solidità economica e impatto sociale, ma che soffre per l’entità di obblighi e norme imposte da una regolamentazione disegnata per realtà bancarie molto diverse. La nostra richiesta è chiara: servono norme più semplici e sostenibili, che ci permettano di adempiere meglio alla nostra missione nei territori”.

Da sinistra, il presidente dell’EBA, José Manuel Campa e il presidente della Federazione Emilia Romagna delle BCC, Mauro Fabbretti.

Tra i momenti più significativi, l’incontro per la prima volta con il presidente dell’EBA, José Manuel Campa sui temi della vigilanza e della proporzionalità, in cui le BCC hanno ribadito l’esigenza di evitare sovrapposizioni e rigidità che impediscono di valorizzare le specificità mutualistiche. E anche il confronto con i vertici dell’OCSE, dove – grazie alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia presso le Organizzazioni internazionali a Parigi, Luca Sabbatucci, della vice segretaria generale, Fabrizia Lapecorella, del direttore Affari finanziari e dell’Impresa, Carmine Di Noia e del responsabile dell’Unità Smart and Sustainable Cities, Stefano Marta – si è discusso di transizione ecologica, coesione territoriale, sviluppo sostenibile e alfabetizzazione finanziaria.

“È nostro compito continuare a portare proposte, non solo richieste, ha sottolineato il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba – per costruire un’Unione Bancaria che riconosca il pluralismo bancario e la biodiversità rappresentata dal Credito Cooperativo come una ricchezza. Un modello da riconoscere e valorizzare, capace di generare fiducia, sviluppo nella sostenibilità e inclusione”.

Nel corso della missione, la delegazione italiana delle BCC ha incontrato Priscille Szeradski, vice-direttrice generale della Confederazione Nazionale del Crédit Mutuel e presidente dell’Associazione Europea delle Banche Cooperative (EACB) e Jerome Saddier, presidente di Crédit Coopératif e della Société Coopératif Française. Tra i temi emersi e condivisi: l’inclusione finanziaria, la governance partecipativa e la prossimità territoriale.

A chiudere la missione, l’incontro con Sylvie Matelly, direttrice dell’Institut Jacques Delors, che ha offerto spunti preziosi sullo scenario internazionale e sulle prospettive dell’Unione Europea, rafforzando la consapevolezza del contributo che il Credito Cooperativo può offrire anche in termini di visione e proposta per il futuro del progetto europeo.

(Nella foto di apertura, i partecipanti alla Missione di Studio a Parigi, presso l’OCSE).

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