“Calcare l’impronta. Una Banca, un Territorio, una Comunità”. E’ questo il titolo del workshop organizzato dalla BCC Bellegra (Roma) lo scorso 25 febbraio, presso l’hotel Sancamillo, durante il quale sono state presentate le “Linee guida per un progetto di sviluppo delle terre del Cesanese” (vitigno pregiato che dà il nome ad apprezzati vini DOP e DOC prodotti tra le province di Roma e Frosinone).

L’iniziativa è stata possibile grazie ad una stretta collaborazione tra l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, gli enti territoriali e la BCC finanziatrice del progetto, ed è l’esito di una strategia di ricerca multidisciplinare da cui sarà possibile ricavare l’orientamento teorico e metodologico con cui perseguire uno sviluppo integrale e integrato del territorio, in linea con i principi di sostenibilità, d’inclusività e partecipazione comunitaria.

L’evento ha registrato un’ampia partecipazione e tanti contributi, tra questi il videomessaggio dall’onorevole Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare che ha sottolineato la necessità di rilanciare le aree interne e riconosciuto il ruolo centrale di sostegno della cooperazione di credito.

LINEE GUIDA PER INDIRIZZARE GLI INVESTIMENTI A BENEFICIO DELLA COMPETITIVITA’ DEL TERRITORIO

Le “linee guida” per un progetto di sviluppo delle terre del cesanese – presentate nel corso dell’incontro di Bellegra – rappresentano uno strumento di indirizzo strategico con l’obiettivo di far emergere le direttrici operative entro cui convogliare gli sforzi organizzativi e gli investimenti dei vari soggetti territoriali per il miglioramento del posizionamento competitivo nell’ambito dell’offerta turistica regionale e nazionale.

In particolare, dall’analisi sul campo messa in atto dal personale di ricerca dell’Università di Roma “Tor Vergata” – Dipartimento di storia patrimonio culturale formazione e società – è emerso che il territorio cesanese possiede una molteplicità di componenti materiali immateriali e paesaggistiche di notevole valore e capacità attrattiva da destinare alla valorizzazione turistica dei luoghi.

“Tali componenti – si legge in una nota stampa – vanno dal repertorio delle biodiversità agroalimentari e gastronomiche alle dotazioni culturali a carattere storico artistico architettonico a quelle a caratteri immateriali e dalle dotazioni a carattere paesaggistico e naturalistico alle strutture dell’accoglienza e della ricettività turistica. L’insieme di queste dotazioni, documentate all’interno delle linee guida, unitamente ai processi e ai protagonisti del sistema produttivo turistico economico costituiscono il patrimonio complessivo verso cui si orientata l’analisi conoscitiva, al fine di poterla destinare alla progettazione dell’offerta territoriale. Un’offerta, che si ritiene potrà essere tanto più efficace ed attrattiva quando più saprà avvalersi anche di eventi e manifestazioni capace di rispondere alla domanda turistica moderna”.

UN DECALOGO DI AZIONI PER LO SVILUPPO INTEGRATO ED INTEGRALE DEL TERRITORIO

Nelle conclusioni della ricerca viene concepito un “decalogo del fare” con dettagliate azioni di intervento prioritario e le linee di indirizzo di sviluppo del territorio, che vanno da sviluppare negli stakeholder locali la capacità di farsi interprete attivi e coscienti del territorio al favorire l’adeguamento delle competenze e della qualificazione professionale degli addetti al settore ricettivo e turistico alberghiero mediante piani di formazione permanente; all’individuale forme di governance efficiente e partecipata dei processi di elaborazione dei piani attuativi delle politiche d’impresa; al porre in atto forme evolutive di pratiche di marketing territoriale al fine di narrare il territorio come destinazione unica e integrata; al promuovere la capacità del fare impresa nel settore dell’accoglienza turistica facendo assumere ad alcuni enti intermedi tra questi i GAL (acronimo di Gruppo di Azione Locale) una diversa e rinnovata centralità nella realtà territoriale che può beneficiare del dinamismo del sistema bancario del mondo creditizio legati a sistemi cooperativi.

Tra le azioni, inoltre, sono previste quelle di restituire valore sociale al sistema associazionistico, valorizzando il terzo settore; progettare dei community event a forte richiamo turistico connesso alla fruizione gastronomica del territorio; inserirsi in reti organizzate regionali nazionali e internazionali utili a sviluppare e a qualificare le imprese della filiera turistica del territorio; incrementare processi percorsi e nuovi itinerari volti a favorire la mobilità turistica sostenibile e ad attrarre un diverso target di riferimento; infine, avviare percorsi di accoglienza attraverso forme di turismo alternativo, come ad esempio, alberghi di comunità bed and breakfast, alberghi di comunità, borgo albergo.

IL RICONOSCIMENTO DEL RUOLO DELLE BCC DA PARTE DEL MINISTRO LOLLOBRIGIDA

L’ampia platea dell’incontro ha ascoltato il videomessaggio inviato dall’onorevole Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare che ha sottolineato la necessità di rilanciare le aree interne e riconosciuto il ruolo centrale della cooperazione di credito. “Dobbiamo invertire il fenomeno dello spopolamento delle aree interne – ha detto il Ministro – e lo possiamo fare facendo e creando sinergia su un sistema virtuoso di sostegno e finanziamento che passa per le Banche di Credito Cooperativo”.

“La sinergia tra i diversi attori come quella attivata dall’amministrazione locale con la BCC Bellegra e l’università degli studi di Tor Vergata – ha detto ancora il Ministro – è determinante per raggiungere lo sviluppo integrale ed integrato del territorio e valorizzare il repertorio della biodiversità alimentare insieme a quella culturale e a carattere storico e paesaggistico. E la valle dell’Aniene ha tutte le peculiarità per essere in futuro la zona con maggiore attrazione turistica”.

PREZIOSI I CONTRIBUTI DEGLI ESPONENTI DEL CREDITO COOPERATIVO E DEL MONDO ACCADEMICO

Dopo i saluti introduttivi del sindaco di Bellegra, Flavio Cera e del presidente della BCC, Gianluca Nera si sono tenuti tre momenti per approfondire il ruolo del capitale valoriale come potenziale di sviluppo e dell’importanza delle sinergie tra comunità locali ed istituzioni. Un focus specifico si è sviluppato sul tema: “Un territorio in movimento: integrare per crescere. Il ruolo delle BCC”, nell’ambito della tavola rotonda, grazie agli interventi del presidente Nera, del direttore generale di Federcasse, Sergio Gatti e della responsabile Group Sustainability & ESG Strategy ICCREA, Felicita De Marco e di Maurizio Aletti, direttore Generale Federazione Lazio Umbria e Sardegna delle BCC (vedi nella foto di apertura).

Altri preziosi contributi sono derivati dagli interventi di accademici delle università romane e dalle testimonianze di imprenditori locali e del direttore della Fondazione de Finibus Terrae, Don Gionatan De Marco, che opera in Puglia a Santa Maria di Leuca (Le) per creare opportunità di sviluppo sostenibile, culturale, sociale e sviluppo economico, attraverso la generazione di nuove economie indotte e l’offerta di formazione concreta e opportunità di lavoro per persone svantaggiate.

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